L’Arte Lussuriosa: fra condanna e assoluzione

Anno 2024-Il proliferare delle botteghe artistiche a Firenze nel Rinascimento, aveva dato adito ad una liberalità di costumi, tanto da diffondersi l’idea che il capoluogo e i comuni limitrofi come Fucecchio fossero mete di un libertinaggio che avesse a che fare con il rapporto discepolo-maestro. Ciò favoriva la promiscuità dei rapporti di amicizia e di cameratismo. E’ questo clima festaiolo degli artisti fra le strade del paese, a celebrare la bellezza e l’euforia dell’arte, nella figura di un pittore intento a ritrarre lo splendore corporeo di un giovane assistente. Il confine fra ammirazione delle forme e desiderio amoroso, rimane in molti casi ambiguo e fa nascere situazioni che possono sfuggire al contesto sociale di riferimento. Dietro pressione della Chiesa, fu istituito un corpo di guardia degli “Ufficiali della notte”, con il compito di perseguire e condannare i reati connessi a queste pratiche perverse. I giovani accusati di sodomia, vengono messi alla gogna, arrestati e condannati al rogo, con il popolo da cornice a difendere il diritto alla diversità. Oggi come allora: fra condanna e assoluzione.